Stampaggio a caldo con o senza bava?

Con o senza bava?

Quando si deve affrontare un progetto di forgiatura per un pezzo nuovo il primo passo da affrontare è quello di fare una simulazione tramite software di stampaggio e decidere se impostarla con o senza bava.

Con o senza bava?

Inizia dalla simulazione di stampaggio

In termini generali possiamo dire che pezzi con spessore sottile e movimenti di materiale in direzioni diverse o con cambi di dimensione repentini potranno dare difetti nello stampaggio senza bava.

Se invece la geometria è uniforme e le variazioni di sezione sono contenute si può pensare di affrontare un progetto senza bava.

E’ vero in tutti i casi che cominciare un progetto senza bava può consentire valutazioni che spingono ad ottimizzare le geometrie del pezzo stesso (se possibile intervenire sulla geometria esterna) oppure può guidare la successiva analisi con bava.

Un primo passaggio senza bava comporta sicuramente tempi di calcolo ridotti e consente una valutazione delle forze punzoni e di chiusura stampi che in via approssimativa possono essere ritenute valide in generale.

Idoneo ad essere stampato con bava

Pezzo da stampare con bava

Idoneo ad essere stampato senza bava

Pezzo da stampare senza bava

La pressa che hai scelto è adatta a stampare il tuo pezzo?

In seconda battuta è necessario valutare in maniera approssimativa se il pezzo in analisi è fattibile per il modello di macchina considerato.

In questa fase è necessario avere un database che riporti le pressioni medie sui semi stampi e sui punzoni.

A questo scopo è molto utile, man mano che lo storico delle simulazioni si costruisce, tenere manutenuto un file Excel in cui i risultati in termini di forze vengono sintetizzati in pressioni medie su semi stampi e punzoni.

Excel simulazione

Questa procedura permette di capire al primo colpo d’occhio se il risultato di una simulazione può essere ritenuto valido oppure può essere affetto da errori di calcolo.

Chiaramente più casi si hanno a disposizione più è probabile avere risultati attendibili, questo perché la geometria del pezzo influenza in maniera determinante la forza su ogni elemento dello stampo e quindi nella valutazione è necessario tenere in considerazione pezzi con caratteristiche morfologiche simili.

Una volta disegnata la geometria del pezzo, comprese le forature desiderate, è necessario ricavare per sottrazione la geometria di stampo e punzoni.

Prima occorre tuttavia scalare la figura per tenere in considerazione il fatto che la formazione avviene a temperatura elevata, mentre le dimensioni a disegno sono valide per pezzi a temperatura ambiente.

Il valore tipico per forgiatura di ottone è pari a 1.012, mentre nel caso di alluminio generalmente si utilizza un fattore 1.010. Con un foglio Excel si può così stimare diametro e lunghezza della billetta di primo tentativo.

Per la stampa senza bava scegli le presse idrauliche

Le presse idrauliche Mecolpress della linea ME sono la soluzione più adatta per stampare un pezzo in ottone, alluminio o altri materiali, senza bava.

La forza di chiusura stampi più elevata delle tradizionali presse meccaniche ed i movimenti indipendenti e controllati della slitta e degli estrusori consentono di stampare a caldo pezzi anche complessi senza bava.

Le presse idrauliche ME si sono rivelate imbattibili per lo stampaggio di particolari che presentano delle complessità.

Ad esempio se devo stampare delle valvole saracinesca,  le nostre presse ME permettono di stampare queste valvole totalmente senza bava, con altissima precisione, senza alcun rischio di difetti dovuto al flusso dell’ottone nello stampo.

Inoltre anche la produttività è più elevata rispetto a quella consentita dal metodo tradizionale con presse meccaniche eccentriche e attrezzo a campana.

Una pressa idraulica Mecolpress ME350-4G240 ad esempio può stampare valvole saracinesca da due pollici senza bava, senza l’ausilio di speciali attrezzi, ad una cadenza di circa 800 pezzi/ora.

Un altro significativo e pratico esempio è che con una pressa idraulica ME puoi stampare a caldo 4 pezzi in ottone alla volta senza bava!

Non sai se ti conviene stampare con o senza bava?

Richiedi una consulenza a Mecolpress!

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Presse Idrauliche con flessibilità di programmazione

Presse idrauliche Mecolpress: caratteristiche e vantaggi

Mecolpress vanta una vasta gamma di presse idrauliche di diverso tonnellaggio, ideali per la realizzazione di particolari stampati a caldo dalla geometria complessa. Le presse sono dotate di un software di proprietà Mecolpress, “Calipso”, che consente di monitorare l’intero ciclo produttivo della pressa idraulica in base a numerosi parametri.

Caratteristiche delle presse idrauliche

Tratto distintivo di ogni pressa idraulica è la flessibilità di programmazione.

Poiché la slitta e i punzoni sono controllati in maniera indipendente da cilindri idraulici, questo consente di poter effettuare delle correzioni durante il ciclo di lavoro per ovviare ad eventuali difetti agendo sul movimento di un singolo componente tramite software.

Le presse idrauliche possono stampare a caldo diversi materiali tra cui leghe in ottone, in rame, in alluminio, in acciaio e in titanio.

La gamma di presse idrauliche Mecolpress

Mecolpress propone ai propri clienti una vasta gamma di presse con una forza di chiusura dello stampo che va attualmente dalle 100 alle 500 tonnellate e una forza dei punzoni laterali minima di 30 tonnellate e che può arrivare fino a 350 tonnellate.

Inoltre le nostre presse idrauliche sono dotate di un braccio di carico delle billette calde e di un braccio di scarico del pezzo stampato.

A seconda delle necessità del cliente relative al layout della linea produttiva per lo stampaggio a caldo, i bracci possono essere posizionati sullo stesso lato e lavorare in sincrono, oppure essere posti su lati opposti tra loro e lavorare in autonomia. Grazie al software Calipso progettato da Mecolpress e installato di serie su tutte le presse idrauliche, la pressa è in grado di rilevare quali pezzi non sono conformi ai parametri inseriti, e tali pezzi verranno automaticamente separati dagli altri dal braccio di scarico, finendo in un cassone per gli scarti.

Questa gestione consente di ottimizzare i controlli e risparmiare tempo sul ciclo produttivo.

Configurazioni possibili di una pressa idraulica

Le presse idrauliche Mecolpress possono essere configurate in maniera personalizzata in base alle esigenze produttive segnalate dal cliente.

Ad esempio uno o due dei punzoni possono essere posizionati con un angolo di ingresso diverso rispetto ai classici 90°, consentendo così la realizzazione di forme particolarmente complesse come ad esempio raccordi a y o corpi filtro.

Altre configurazioni possibili sono:

  • l’aggiunta di un quinto punzone verticale che agisce da sotto lo stampo,
  • il carico di uno o due billette contemporaneamente fino a un massimo di quattro,
  • l’aggiunta di pirometri per rilevare la temperatura della billetta,
  • l’applicazione di sensori extra sui punzoni per raccogliere dati sia fisici che meccanici che vengono inviati poi al PLC e consentono di monitorare meglio il ciclo produttivo.

I sensori infatti controllano in ogni istante il movimento eseguito dai punzoni durante la corsa ed è possibile ottenere una rappresentazione delle varie fasi di accelerazione e decelerazione. Questa analisi in real time consente di accorgersi di eventuali problematiche e di capire se derivano ad esempio dallo stampo, se sono di carattere idraulico o meccanico.

Grazie a questa analisi real time

anche il team di assistenza Mecolpress può intervenire in maniera più puntuale e tempestiva,

riducendo i tempi di fermo macchina.

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Mecolpress