Test di stampaggio in remoto
Case study: test di stampaggio in remoto per l’accettazione di una intera linea
Proprio alcune settimane fa abbiamo effettuato un test di stampaggio completamente in remoto.
Solitamente il cliente si reca presso la nostra sede e per alcuni giorni segue tutte le prove di stampaggio stabilite, il completo svolgimento dei test necessari, e le fasi di stampa delle campionature pattuite.
Per il cliente questo significa comunque fare un viaggio, assentarsi fisicamente per alcuni giorni da lavoro ed impegni personali, sostenere dei costi più o meno importanti… affrontare delle complessità appesantire inoltre dalla situazione che si è andata a creare a causa del Covid-19.
Al fine di andare incontro a quelle che erano le esigenze del nostro cliente abbiamo fatto in modo che il test di stampaggio per l’accettazione dell’intera linea, che ha come cuore la nostra pressa idraulica ME350, venisse effettuato totalmente a distanza.
Abbiamo quindi proceduto in questo modo:
- Il cliente installa un client da noi fornito per una connessione VPN sicura e certificata.
- Viene così stabilita la connessione tra la rete internet del cliente e la pressa che si trova in Mecolpress.
- Adesso il cliente può accedere direttamente al pannello operatore della macchina.
4. Abbiamo installato 2 videocamere, raggiungibili tramite ip, in funzione per tutto il tempo di produzione. Il video può essere seguito dal cliente, dal vivo su un qualsiasi PC.
5. Sempre solo all’interno della VPN instaurata, è possibile accedere tramite browser alle due telecamere, che sono sempre accese durante tutta la fase di stampaggio.
6. Un nostro tecnico referente in Mecolpress è sempre e comunque disponibile telefonicamente.
7. Sono visibili da webcam tutte le procedure che interessano la fase attrezzaggio ed in particolare il cambio stampo.
8. Tutti i video e le immagini sono quindi strettamente riservate e visibili solo al cliente, che può anche salvare dei filmati se lo si ritiene opportuno, o scattare delle immagini, il tutto sempre con la massima riservatezza.
Quali sono stati i vantaggi per il nostro cliente?
I vantaggi derivanti da questa procedura di accettazione di una intera linea di stampaggio a caldo, sono facilmente identificabili:
- Risparmio di tempo,
- Risparmio in termini di costi,
- Possibilità di far seguire il test di stampaggio a più persone, comodamente davanti ad un pc.
Nuove procedure per collaudi a distanza
Questi metodi di implementazioni digitali sono fondamentali, ma resta comunque per noi la convinzione che nel mondo della meccanica di precisione e in quello dei beni strumentali, l’aspetto della consulenza sul cliente rivesta un’importanza notevole e che quindi il contatto personale sia ancora necessario per svolgere progetti efficaci secondo ottiche di partnership con il cliente e di comprensione profonda delle sue esigenze.
Ad ogni modo è importante proporre ai nostri clienti l’alternativa dei test di stampaggio in remoto. L’esperienza del cliente è comunque totale: connessioni video, estrazione dei dati in tempo reale, possibilità di accedere al pannello della pressa.
Questa procedura può portare anche a sviluppi futuri, pensiamo ad esempio a come può tornare utile se configurata al contrario: un nostro tecnico Mecolpress potrebbe avere tutti gli strumenti utili per diagnosticare un problema su una macchina che si trova in Australia e risolverlo immediatamente! Senza prendere un areo, senza dover affrontare un lungo viaggio, senza addebitare al cliente costi importanti, evitando lunghi fermi macchina.
La lubrifica stampi determina il successo del tuo stampaggio!
Saper ricorrere alla giusta lubrifica degli stampi è fondamentale in un sistema di stampaggio a caldo di particolari in ottone, acciaio, alluminio, titanio o rame che sia.
Abbiamo già sottolineato più volte anche in articoli precedenti come la lubrificazione possa fare la differenza e risolvere molti dei problemi comuni che gli stampatori riscontrano durante la produzione dei loro pezzi stampati. La nostra ricerca della lubrificazione perfetta si è evoluta, diventando sempre più precisa e personalizzabile, proprio come ci viene costantemente richiesto dal mercato.
Giusta lubrifica non significa tanta, deve essere correttamente dosata, vanno scelti i lubrificanti più adatti in base al metallo che si va a stampare ed al pezzo richiesto.
La lubrifica stampi delle presse idrauliche della serie ME e delle eccentriche a ciclo continuo SEO-CVE-CS
Con le presse idrauliche della serie ME e le presse meccaniche eccentriche a ciclo continuo SEO-CVE-CS, abbiamo rivoluzionato il sistema di lubrifica stampi:
- Trasciniamo la miscela olio+grafite in uscita sul punto di lubrifica.
- Facciamo scorrere il fluido di lubrifica e l’aria compressa in due tubi concentrici dalle valvole di controllo dei singoli punti fino al punto di impiego.
- Ognuno dei punti il pilotaggio è indipendente e quindi per ciascuno diamo la possibilità all’operatore di decidere dal pannello operatore come, quando e quanto intervenire.
Non ci siamo però accontentati!
Quali sono le richieste che ci rivolgono più di frequente gli stampatori?
Abbiamo verificato che alcune delle domande che rivolgete spesso al nostro service sono inerenti al sistema di lubrifica:
“Il mio stampo si è rotto, come posso fare per garantirgli una vita più duratura?”
“Il sistema di lubrifica stampi che utilizzo non è soddisfacente.”
“È possibile ridurre sprechi nei lubrificanti, in vista di un risparmio ed anche di una scelta più ecologica?”
“Come posso ottenere un sistema di stampaggio di successo?”
Il nostro team ricerca e sviluppo ha quindi perfezionato e messo a punto un nuovo sistema di lubrifica.
Novità nella lubrifica stampi della Serie HEAVY
La serie Heavy è la nostra nuova proposta di pressa meccanica eccentrica a ciclo continuo. Si tratta di una macchina davvero rivoluzionaria, risultato di 50 anni di esperienza nella produzione di presse per lo stampaggio a caldo, e dalla ricerca continua di innovazione e perfezione tecnologica.
Abbiamo quindi rivisto totalmente anche l’automazione e la lubrificazione stampi.
Innanzitutto Il sistema di lubrifica stampi consente per ogni singolo punto la gestione indipendente e programmabile.
E’ possibile avviare il ciclo di lubrificazione in modi differenti: durante la salita oppure la discesa della slitta, durante il ciclo di carico oppure il ciclo di scarico, con tempi di ritardo e durata appropriati.
Ogni punto può essere utilizzato per la nebulizzazione del lubrificante o per il raffreddamento e pulizia degli stampi.
Il sistema può essere implementato con 2 o più punti di soffiaggio aria ad alta portata.
È possibile programmare degli orari: il circuito di pompaggio, il miscelatore automatico e la resistenza di riscaldo posti nel serbatoio, consentono di preparare il liquido e l’intero circuito per l’orario di avvio alle condizioni ottimali, e di mantenerli tali per l’intera durata di produzione.
La nebulizzazione del lubrificante, grazie al particolare sistema di tubazioni, avviene solo nei pressi dell’utilizzo: in questo modo il dosaggio, la ripetibilità e la sensibilità alla variazione del dosaggio sono garantiti.
Sono previsti fino a 40 punti di lubrifica/raffreddamento, di questi 16 sono disposti nel porta stampi inferiore e 16 nel porta stampi superiore.
La disposizione dei punti di lubrifica/raffreddamento attraverso gli stampi permette di raggiungere con efficacia i punti critici da lubrificare/raffreddare, oltre a ridurre in maniera drastica i tempi di cambio produzione.
Sistema reattivo, intelligente per creare le tue ricette
La reattività alle variazioni di settaggio è immediata a differenza del sistema tradizionale che richiede diversi minuti di produzione prima che si stabilizzi.
Oltre a questo va detto che riusciamo ad avere un soffiaggio forte senza l’ausilio di compressori che vanno comunque ad aumentare i consumi e le manutenzioni generali dell’impianto.
Un intelligente sistema software, aiuta inoltre l’operatore ad adattare automaticamente il dosaggio del lubrificante in avvio di produzione, fino al raggiungimento delle corrette condizioni stampaggio.
Il nostro sistema può essere adattato anche all’utilizzo con lubrificanti/distaccanti a base acqua, impiegati nel settore alluminio ad esempio o comunque diversi dal classico olio grafitato.
Tutti i parametri, abilitazione dei punti utilizzati, modalità di avvio, temporizzatori e contatori, una volta ottimizzati, vengono salvati nella ricetta dedicata al tipo di articolo da produrre, in modo che, per i lotti successivi dello stesso articolo, via sia un veloce avvio della produzione senza inutile perdita di tempo.
PRESSE PER STAMPAGGIO A CALDO
Azienda produttrice di presse per stampaggio a caldo.
Riportiamo intervista del magazine digitale Easy Engineering.
Fondata nel 1969 MECOLPRESS nasce come azienda produttrice di presse meccaniche per lo stampaggio a caldo di componenti in ottone.
Fino ad oggi, Mecolpress ha sviluppato e installato oltre 1.950 presse, presso oltre 400 clienti in tutto il mondo, utilizzate per forgiare ottone, alluminio, rame, titanio, acciaio. L’attuale sito produttivo di Flero, nella zona altamente produttiva di Brescia, occupa una superficie di 30.000 metri quadrati, di cui 10.400 coperti e impiegati 55 persone, raggiungendo un fatturato nel 2018 di 11,5 milioni di Euro.
Nel 2019, in occasione della fiera EMO ad Hannover, Mecolpress ha presentato ufficialmente la nuova serie di presse eccentriche a ciclo continuo e discontinuo, la serie HEAVY.
Easy Engineering: Quali sono le principali aree di attività dell’azienda?
MECOLPRESS: Inizialmente Mecolpress ha orientato i suoi sforzi soprattutto verso il settore dello stampaggio a caldo dell’ottone. Col tempo, anche attraverso l’acquisizione dei marchi storici Osterwalder e Dellavia, nel settore presse a vite.
La varietà di macchine che progettiamo e produciamo è ora così ampia e completa da soddisfare le più diverse esigenze dei clienti: per ogni materiale specifico , forma e quantità da stampare, siamo in grado di offrire la soluzione più adatta.
Oggi Mecolpress è l’unica azienda tra i produttori di presse per la forgiatura a caldo di ottone, acciaio di alluminio, rame, titanio, con un programma di produzione così completo.
Il nostro attuale programma di produzione è composto da:
- TDS: comando diretto con servomotore elettrico;
- Dellavia and Osterwalder: tradizionale disco frizione.
Presse a ginocchiera PG
per coniatura e calibrazione pezzi.
Presse Meccaniche Eccentriche
- SOV e SEO/F: presse per stampaggio in verticale;
- SEO e HEAVY: presse per stampaggio con foratura dei pezzi, a ciclo singolo o a ciclo continuo.
Presse Idrauliche ME
per lo stampaggio di ottone e alluminio senza bava.
- PO: singola stazione;
- S: stazione multipla, tavola rotante con motore idraulico;
- E: stazione multipla, tavola rotante con motore elettrico.
Inoltre, Mecolpress è particolarmente attiva nel servizio post-vendita. Il cuore e l’orgoglio di Mecolpress è il suo ampio magazzino ricambi, in grado di fornire accessori o ricambi per macchine prodotte cinquant’anni fa. Per questo motivo, oltre alla vendita di macchinari, esiste una vasta attività legata al servizio e alla fornitura di accessori (come attrezzi, bracci, pezzi di ricambio, ecc.).
E.E: Quali sono le vostre novità?
MECOLPRESS:
Alla fine del 2019 abbiamo presentato alla fiera EMO di Hannover una nuovissima serie di presse meccaniche eccentriche, denominata HEAVY, che definisce un nuovo standard per lo stampaggio a caldo dell’ottone.
Un concetto di macchina che offre la massima durata e affidabilità insieme a un sistema software innovativo che consente il massimo controllo sul processo e un’operazione molto semplice.
E.E: Quali sono le gamme di prodotti che commercializzate?
MECOLPRESS: Essendo produttori con una propria vasta gamma di prodotti, commercializziamo solamente l’attrezzatura aggiuntiva. Quindi limitata alle macchine accessorie, quando offriamo linee di forgiatura complete (consegna di un pezzo finito partendo da una barra di materia prima) a quei clienti che preferiscono avere una linea chiavi in mano da un’unica fonte.
Le macchine commercializzate tipicamente sono: forni per il riscaldamento di billette, stampi per forgiatura, macchine per la sabbiatura.
E.E: A che punto è il mercato in cui sei attualmente attivo?
MECOLPRESS: Poiché le nostre macchine sono dedicate a un panorama molto ampio di applicazioni (dall’edilizia residenziale all’automotive, dal controllo del gas al biomedicale), ci sono sempre nuovi sviluppi in questi settori.
Questo è per noi molto stimolante perché siamo costantemente coinvolti nella progettazione di nuove soluzioni, per supportare i nostri clienti con le attrezzature più adatte per fabbricare pezzi che cambiano nelle forme, nelle leghe e nei requisiti tecnici.
E.E: Cosa puoi dirci sulle tendenze del mercato?
MECOLPRESS: In passato i nostri clienti erano principalmente subfornitori, che producevano molti tipi diversi di parti per gli OEMs più differenziati. Ora vediamo sempre più aziende interessate a riportare nella propria attività il processo di stampaggio a caldo, per avere il pieno controllo dell’intera linea di produzione. Inoltre, i subfornitori che ancora esistono, stanno aumentando di dimensioni, capacità e specializzazione: devono essere molto più precisi, affidabili, più flessibili e veloci nel cambiare produzione e tecnologie.
Per questi motivi, le macchine di cui entrambi i nostri tipi di clienti (i subfornitori e gli OEMs) necessitano, sono macchine che possono facilmente passare da un’applicazione all’altra e che possono registrare e controllare in modo approfondito ogni aspetto del processo di produzione.
L’utente sta quindi diventando sempre più un ingegnere, che studia e programma il processo in anticipo e quindi fa funzionare la macchina autonomamente, invece di un operatore che deve rimanere a tempo pieno sulla macchina, controllando e regolando le impostazioni.
E.E: Quali sono i prodotti più innovativi che offrite?
MECOLPRESS: Come prima indicato, uno dei prodotti più innovativi che offriamo oggi è la nuova gamma di presse Heavy.
Parallelamente, stiamo allargando l’offerta per le presse idrauliche ME progettate per stampare pezzi senza bava. Queste macchine sono estremamente versatili, possono comunicare in due direzioni con il software ERP dell’azienda per scambiare dati di produzione, ricette, informazioni di manutenzione preventiva. E sono anche in grado di rilevare automaticamente un prodotto non conforme e separarlo da quelli buoni. Questo rende le presse idrauliche per stampaggio ME un sistema completamente automatico, che non necessita di una presenza regolare del personale addetto al controllo qualità per controllare periodicamente la produzione.
E.E: Quali previsioni hai per il 2021?
MECOLPRESS: Alla fine del 2019 abbiamo pianificato un budget di vendite molto aggressivo per il 2020 e lo abbiamo supportato con diverse attività e strategie, dalla partecipazione a numerose fiere internazionali, alla produzione di macchine per stock, per garantire ai nostri clienti consegne molto veloci .
Sfortunatamente, a causa della diffusione del virus Covid-19, molte attività commerciali dovranno essere riprogrammate o posticipate. Stiamo attualmente indagando sui mercati mondiali per valutare quale sarà la propensione dei clienti a investire per i restanti mesi di quest’anno. Siamo molto ottimisti sul fatto che saremo comunque in grado di raggiungere la maggior parte dei nostri obiettivi anche grazie alla disponibilità di macchine nella nostra officina, che ci consente di completare le consegne in questo anno di macchine ordinate nel secondo e terzo trimestre.
LA PRESSA SEPARA AUTOMATICAMENTE I PEZZI STAMPATI: I BUONI DA UNA PARTE, I CATTIVI DA UN’ALTRA!
Scarico differenziato dei pezzi stampati
La pressa separa in automatico i pezzi stampati e li divide in cassoni diversi, è diventata intelligente!
Lo scarico differenziato dei pezzi stampati è un interessante funzione che Mecolpress prevede di default su tutte le presse idrauliche, ma può anche essere aggiunto come opzione sulle presse meccaniche eccentriche.
Lo stampaggio a caldo per una maggiore qualità dei pezzi stampati
Lo stampaggio a caldo dei metalli si distingue da quello a freddo perché consente di ottenere pezzi di alta qualità attraverso un’importante deformazione del materiale di partenza. Lavorando l’ottone, il rame, il titanio, l’acciaio e l’alluminio tramite presse per lo stampaggio a caldo infatti si riescono a produrre forme particolari, dalle geometrie anche complesse.
Lo stampaggio a caldo dei metalli permette quindi di ottenere pezzi stampati più resistenti rispetto a quelli ottenuti attraverso altri processi metallurgici di produzione.
In particolare lo stampaggio dei metalli può incrementare la forza e la resistenza dei prodotti. Per questi motivi la produzione di pezzi forgiati a caldo garantisce specifici vantaggi nelle caratteristiche meccaniche degli stessi rispetto a quelli prodotti con altre tecnologie come la fusione o la lavorazione meccanica ad asportazione di truciolo.
Lo stampaggio a caldo, rispetto ai processi di fusione, permette di ottenere caratteristiche meccaniche e aspetto superficiale di superiore qualità. Noi di Mecolpress lo sappiamo bene, tanto che abbiamo fatto della “Tecnologia della Forma” il nostro motto.
Il pezzo prodotto deve essere quindi perfetto, la sua qualità deve essere certificata. Per questo motivo Mecolpress ha progettato un sistema grazie al quale la pressa separa i pezzi stampati perfetti da quelli da valutare in quanto potrebbero non essere tali.
Perchè è importante che la pressa separi i pezzi stampati perfetti da quelli da valutare?
Dal settore automotive si diffonde la metodologia di produzione in ottica Lean:
- Le aziende riescono ad essere competitive su lotti minimi (produrre solo quello che serve) piuttosto che produrre grandi quantità a prezzi bassi con il rischio di avere stock rilevanti a magazzino.
- Azzerare gli sprechi: ovvero le produzioni inutili a causa degli scarti.
Una delle esigenze più ricorrenti nei nostri clienti è quella di avere un controllo sempre più spinto del processo di forgiatura: la macchina deve essere in grado di controllare quanti più possibile parametri importanti per il processo di stampaggio, registrarli per effettuare previsioni statistiche sullo scostamento dalla produzione ottimale, eseguire controlli.
Mecolpress propone una serie di presse di forgiatura che incontrano appieno le esigenze sopra descritte: la serie idraulica ME.
Le presse idrauliche possono controllare numerosi parametri di processo e su questi gestire la logica per gli scarti oppure raccogliere i valori rilevati per analisi statistiche. Ad esempio possono controllare:
- la temperatura billette al carico,
- i tempi di ingresso punzoni,
- la forza reale penetrazione punzoni,
- la posizione finale raggiunta da ciascun punzone e molto altro.
Puoi approfondire qui i parametri di processo più importanti presi in considerazione dalle presse idrauliche.
Le macchine della serie ME hanno le carte in regola per essere competitive in un ambito di stampaggio moderno, controllato, e operano al loro meglio su lotti medio/piccoli, grazie alla loro flessibilità.
In questo video mostriamo come le nostre presse idrauliche effettuano lo scarico differenziato dei pezzi stampati:
In un cassone separato vengono scaricati i pezzi che non hanno rispettato appieno i parametri di processo impostati dall’operatore, e analizzati dal nostro potente software Calipso per il controllo del processo di stampaggio.
Per il cliente questa operazione si traduce in un importante metodo di risparmio:
- Minor Spreco di tempo,
- Meno materiali/ pezzi da scartare,
- Avere la certezza che il pezzo stampato è conforme alle caratteristiche richieste,
- Ottenere forme perfette.
Un’altra azienda bresciana sceglie le presse idrauliche Mecolpress.
Con regolarità e costanza, Mecolpress conquista nuovi clienti italiani, la pressa idraulica si sta confermando una scelta vincente.
Case Study: come abbiamo acquisito l’ultimo cliente bresciano
Riportiamo il caso di un nuovo cliente bresciano appena acquisito, un interessante case study che ci fa capire quali sono le esigenze delle aziende che operano nello stampaggio a caldo e come noi di Mecolpress forniamo le risposte.
Trattasi di un’azienda affermata sul mercato internazionale per l’altissima qualità della sua produzione, che consiste principalmente di mini valvole, valvole e raccorderia per il settore sanitario e riscaldamento. La ditta in questione ha un proprio reparto stampaggio a caldo dell’ottone, concepito per coprire il 100% del fabbisogno di pezzi stampati; il ricorso a pochi e selezionatissimi subfornitori esterni avviene solo in caso di particolare picco di volumi.
La loro dotazione di presse si compone di 5 macchine, sempre cariche: 3 più tradizionali e “datate” (meccaniche eccentriche dello storico produttore Rovetta, ora non più esistente) e due presse più recenti, piccole presse idrauliche di una particolare tipologia, proposte da un produttore europeo.
Conoscendo l’azienda bresciana, ora divenuta nostro cliente, abbiamo potuto apprezzare fin da subito alcune indiscusse caratteristiche:
- Macchine transfer all’avanguardia;
- Una metodologia di lavoro che mette al centro la conoscenza precisa e profonda di tutti i processi produttivi;
- Una visione lungimirante sulla formazione continua di tutto il personale, che è partecipe con la direzione delle scelte strategiche e forma un gruppo omogeneo ed affiatato;
- Un reparto qualità che ha conoscenze, metodologie e strumenti non solo per la verifica dei pezzi ma anche per la valutazione del metodo con cui sono stati realizzati.
In vari incontri sia presso il cliente che in Mecolpress, abbiamo avuto l’opportunità di presentargli la nostra gamma completa di presse ed in particolare le funzionalità delle nostre presse idrauliche serie ME.
Metodo Mecolpress
Il cliente ha voluto metterci alla prova, sfruttando la strategia di Mecolpress di avere una selezione di presse quasi in pronta consegna, per fare delle prove di stampaggio con due pezzi della sua gamma, eseguite sulla pressa specifica di suo interesse.
Il risultato è stato che, grazie alla costruttiva collaborazione dei due team (del cliente e nostro), in sole 9 settimane dalla decisione di partire con le prove, siamo riusciti a:
- Fare le simulazioni di stampaggio dei due pezzi da testare;
- Realizzare i relativi stampi;
- Eseguire test di stampaggio con due stampi (in manuale ed in automatico, avendo in Mecolpress anche due forni a spinta a gas ad alte prestazioni);
- Smontare e rottamare una delle vecchie presse del cliente;
- Consegnare al cliente presso il suo stabilimento di Brescia una pressa idraulica ME150/4G62, esattamente quella che aveva visto e provato.
Perché l’azienda in questione ha scelto Mecolpress?
Ringraziamo il cliente per la fiducia e per averci voluto mettere alla prova, e siamo particolarmente orgogliosi che anche loro, come altri clienti, dopo aver acquistato ed utilizzato le presse idrauliche di nostri concorrenti, scelgono di passare a Mecolpress per il futuro.
I punti decisivi per questo nuovo risultato positivo sono, in breve:
- Mecolpress può offrire al cliente non solo qualsiasi genere di presse nuove, ma anche estrema competenza nella assistenza di presse vecchie, di altri costruttori (in questo caso Rovetta).
- le presse idrauliche Mecolpress, sia per progetto meccanico e costruttivo che per il software estremamente sviluppato, offrono all’operatore una facilità e flessibilità d’uso ineguagliabili.
- La possibilità, scegliendo Mecolpress, di concludere un investimento in tempi estremamente ridotti, e vederlo rapidamente produttivo; chi vuole investire non ha tempo di attendere e deve essere aiutato ad essere competitivo il prima possibile!
Vorresti fare anche tu una prova di stampaggio?
Non perdere tempo,
mettici subito alla prova!
Stampaggio a caldo acciaio: la parola al nostro esperto
Abbiamo intervistato Luca Di Donato, l’esperto di stampaggio a caldo dell’acciaio in Mecolpress.
L’acciaio è un materiale molto diverso dall’ottone, per questo motivo Mecolpress ha deciso di incrementare il suo team con una figura dedicata, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Parliamo di stampaggio a caldo dell'acciaio
Qual è il tuo ruolo in azienda?
Il ruolo da me attualmente ricoperto all’interno del contesto aziendale è di project engineer manager specialista dello stampaggio a caldo dell’acciaio e delle leghe non ferrose (ad eccezione dell’ottone).
Nello specifico mi occupo principalmente della individuazione e definizione del processo di deformazione plastica a caldo tecnicamente ed economicamente più adatto per la realizzazione di componenti semilavorati in acciaio, ma anche alluminio e leghe speciali al Nichel e Titanio.
Che tipo di esperienza hai nel settore dello stampaggio a caldo dell’acciaio?
La formazione nel settore specifico deriva dalla pluriennale esperienza lavorativa acquisita nell’ambito aziendale, dapprima in qualità di progettista e poi come direttore tecnico e operativo di imprese situate sul territorio nazionale ed estero.
Solitamente quali settori di applicazione utilizzano presse per stampaggio a caldo dell’acciaio?
Le presse per lo stampaggio a caldo dell’acciaio sono largamente impiegate in vari settori di applicazione quali, automotive, aereonautico, agricolo, edile, chimico, petrolchimico e settore industriale in genere.
Quale tipo di macchina è più adatta per stampare acciaio? (presse meccaniche, idrauliche, bilancieri?)
Dal punto di vista metallurgico l’acciaio può essere forgiato utilizzando qualsiasi tipologia di pressa. Gli acciai in genere sono poco influenzati dalla velocità di deformazione propria delle presse, come invece sono influenzate alcune leghe di alluminio e le superleghe di Titanio e Nichel.
Sono altri quindi i parametri che influenzano la scelta. Infatti la geometria, le tolleranze geometriche e dimensionali sicuramente possono orientare la scelta verso una pressa meccanica piuttosto che una pressa a vite, ma anche su una pressa oleodinamica.
Rispetto all’ottone, che particolarità presenta l’acciaio?
Dal punto di vista del processo e quindi delle relative presse utilizzate, sicuramente il primo aspetto che caratterizza l’acciaio è la temperatura di stampaggio che si aggira intorno ai 1200°C.
L’altra caratteristica altrettanto importante è la deformabilità dell’acciaio a caldo che è di gran lunga più difficoltoso rispetto all’ottone. La resistenza alla deformazione plastica a caldo dell’acciaio costringe all’adozione di geometrie più semplici, predilige la scelta di presse con capacità maggiorate in termini di forze; inoltre si fa ricorso molto spesso ai processi di preformatura.
Data la tua esperienza, quali sono le criticità ricorrenti che hai riscontrato nello stampaggio di questo materiale?
Come già precedentemente evidenziato, l’acciaio si stampa a temperatura elevata, quindi si possono creare possibili surriscaldamenti in zone particolarmente soggette a deformazione, le forze in gioco sono importanti e quindi l’energia e disposizione unitamente alle stesse possono avvicinarsi al limite, e causare non conformità geometriche sul pezzo.
Infine l’acciaio non è facilmente deformabile e quindi necessita di uno studio apposito al fine di identificare quali processi di preformatura adottare al fine di evitare cricche/ripiegature di materiale.
Sempre in base alla tua esperienza, nella scelta della macchina più adatta, di cosa bisogna assolutamente tenere conto?
Ovviamente la geometria del prodotto forgiato da ottenere unitamente alle tolleranze geometriche e dimensionali imposte influenzano fortemente la scelta del processo migliore. Prima di tutto la tipologia di pressa, ma anche tutte le macchine necessarie a comporre la linea, dal processo di taglio, riscaldo, preformatura fino alla eventuale calibratura dei forgiati a caldo/freddo.
Mecolpress, attraverso le competenze specifiche acquisite in cinquanta anni di progettazione e produzione di macchine per lo stampaggio e grazie alle professionalità di cui dispone al suo interno, è in grado di supportare il cliente dalle primissime fasi di definizione della geometria più adatta per la scelta del forgiato fino alla realizzazione della linea anche completamente automatizzata chiavi in mano.
Cosa secondo te può fare veramente la differenza in una pressa “azzeccata”?
Il cuore della linea di produzione nella sua interezza è la PRESSA che è stata progettata per rispettare determinate caratteristiche quindi “azzeccare” la tipologia di pressa è assolutamente importante, ma è altrettanto fondamentale considerare chi l’ha progettata e costruita. A tal proposito le presse prodotte dalla Mecolpress sono tra le migliori del mercato sia in termini di contenuto tecnologico che in termini di rigidezza ed affidabilità.
Per approfondimenti ulteriori sull’argomento “Stampaggio a caldo Acciaio” vi invitiamo anche a consultare la pagina U.NI.S.A. Unione Nazionale Italiana Stampatori Acciaio, della quale siamo soci aggregati.
Pressa Idraulica ME100, la SuperVeloce!
Stampa fino a 60 pezzi al minuto senza bava!
La nostra gamma di presse idrauliche per stampaggio a caldo ME, si è arricchita, con l’ultimo modello ME100.
Si tratta di una macchina compatta, dedicata alla forgiatura di pezzi complessi a basso peso, con una produttività estremamente elevata.
Le presse idrauliche brevettate da Mecolpress sono adatte allo stampaggio a caldo di pezzi standard o speciali in ottone e alluminio. La forza di chiusura stampi piu’ elevata delle tradizionali presse meccaniche ed i movimenti indipendenti e controllati della slitta e degli estrusori consentono di stampare a caldo pezzi anche complessi senza bava e con forature multiple.
Oltre alle ME150, ME250, ME350, vi proponiamo anche la ME100:
- 100 Tonnellate di forza di chiusura stampo;
- 30 Tonnellate per ciascuno dei punzoni di foratura (se ne possono avere fino a 5)
- Stampa in singola o in doppia figura, in orizzontale o in verticale, ed è Super Veloce!
L’abbiamo testata fino a 30 colpi al minuto e naturalmente… è stata promossa a pieni voti!
La gamma di pezzi che può stampare è, come per tutte le nostre presse idrauliche ME, molto vasta.
Ecco una foto con esempi di pezzi in ottone che possono essere stampati con questa pressa:
Alcune info a titolo di esempio:
– può stampare corpi valvola a sfera fino a 3/4 di pollice, senza bava (in singola figura), oppure da 1/2 pollice in doppia figura.
– Accetta stampi di misura 180x180mm.
– Corsa dei punzoni: 75mm.
Mecolpress ha infatti le competenze e la struttura adeguata per farti una consulenza ad hoc. Attraverso il disegno del pezzo che desideri stampare possiamo eseguire una simulazione di stampaggio tramite il software dedicato nel nostro ufficio tecnico interno.
Sarà inoltre possibile, se necessario, effettuale una concreta prova di stampaggio del tuo pezzo grazie alle macchine che in azienda abbiamo sempre a disposizione per effettuare test di stampaggio. Siamo così in grado di offrirti la macchina, o la linea di stampaggio più idonea alle tue esigenze.
E se la pressa giusta per te non fosse la ME100, Mecolpress ha la gamma di presse per stampaggio a caldo più vasta di tutti: siamo sempre in grado di fare la proposta specifica per le necessità di ogni cliente.
Mecolpress, 50 anni di stampaggio a caldo
Quest’anno Mecolpress ha raggiunto il traguardo del suo primo mezzo secolo di attività presentando una nuova pressa a ciclo continuo alla fiera EMO di Hannover, tenutasi lo scorso settembre.
Nel presente di Mecolpress anche un investimento nel mondo degli scooter elettrici.
Il video racconto della direzione:
Fondata nel 1969 da Giulio Molinari, Giulio Barbisoni e Pietro Caggioli, MECOLPRESS nasce come azienda produttrice di presse meccaniche per lo stampaggio a caldo di componenti in ottone. Pochi anni dopo, siamo nel 1973, l’azienda acquista l’attuale sito produttivo a Flero, in via Don Maestrini, prima esteso su una superficie di 2.000 metri quadrati coperti, poi sempre più ampliato fino ad arrivare a 6.000 mq nel 1993. Oggi Mecolpress ha acquisito una seconda area industriale adiacente alla prima dove sta terminando la costruzione di un capannone, raggiungendo così una superficie totale di 30.000 mq.
Oltre ad espandersi all’interno dell’area industriale, Mecolpress negli anni ha puntato sempre più in alto acquisendo due importanti marchi nella produzione dei bilancieri: l’italiana Dellavia (1993) e la svizzera Osterwalder (1998). L’azienda si è sempre distinta come una realtà all’avanguardia nel settore dello stampaggio: da ricordare nel 1983 la produzione della prima pressa meccanica a ciclo continuo, nel 1993 la prima pressa a ciclo continuo elettronica, nel 2008 la progettazione e costruzione della pressa idraulica per lo stampaggio a caldo di componenti in ottone senza bava e nel 2013 la presentazione sul mercato della pressa a vite con motore a comando diretto.
A settembre di quest’anno, in occasione della fiera EMO di Hannover, Mecolpress ha presentato ufficialmente la nuova serie di presse eccentriche a ciclo continuo, la serie HEAVY.
Questa nuova macchina ha una struttura innovativa e moderna, più robusta, e pensata per semplificarne il controllo e la manutenzione da parte dell’operatore. Nella macchina è stata rinnovata completamente l’automazione e la lubrificazione degli stampi, vi è stato aggiunto un cuscinetto che permette, fra le altre cose, di diminuire le vibrazioni e supporta un nuovo software intelligente per l’analisi del processo produttivo e per la manutenzione predittiva.
Il 31 Agosto Mecolpress ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività e lo ha fatto aprendo le sue porte alle famiglie dei dipendenti che ogni giorno collaborano nel sito di Flero. In questo primo mezzo secolo di attività, sacrifici e avversità non sono mancati, ma la tenacia e la caparbietà dei suoi fondatori hanno permesso a Mecolpress di emergere ben presto in un mercato particolare come quello dello stampaggio. Anche la seconda generazione ha avuto un importante ruolo nella storia del Rinoceronte. In particolare, durante la crisi economica del 2008, quando l’azienda ha saputo compiere scelte coraggiose, espandendo la propria attività, premendo sull’acceleratore dell’innovazione e della ricerca, cercando di rinnovarsi e spingendosi oltre i confini varcati dai genitori. Ora l’azienda ha raggiunto la maturità di un’importante realtà che opera in tutto il mondo, dove convivono la gloriosa storia degli esordi con la voglia di mettersi sempre in gioco che ha caratterizzato soprattutto gli ultimi anni di ricerche e novità.
Con il bagaglio generato da questo mix di valori, ora si affaccia nel panorama direzionale anche la terza generazione.
Guarda il video del nostro Anniversary Party:
Mecolpress, una nuova avventura
Nel 2018 Mecolpress ha acquisito la maggioranza di ME Group, produttrice di scooter elettrici dal design inconfondibile, diventando il socio di riferimento accanto ai soci fondatori. L’ingresso di Mecolpress è coinciso formalmente con il passaggio di ME Group da Start Up Innovativa a PMI Innovativa. Questo passaggio formale è stato di fatto anche sostanziale, grazie all’apporto di Mecolpress dal punto di vista finanziario e soprattutto di know how e approccio industriale all’organizzazione dell’azienda. ME è il primo scooter al mondo con telaio brevettato realizzato in SMC (Sheet Moulding Compound), un composto di resine termoindurenti con ottime performance di robustezza e resistenza in rapporto al suo peso. Questo scooter elettrico si ricarica come un cellulare: ricarica completa in 3-6 ore (a seconda del carica-batterie utilizzato), collegando lo scooter direttamente a una presa domestica in garage o in ufficio oppure estraendo la batteria.
Alla versione ME Start Edition (sold out) segue la gamma disponibile a partire dalla stagione 2019: modello ciclomotore da 2.5 kW, 45 km/h di velocità massima (limitata per legge) e 80 km di autonomia e modello da 6 kW con velocità di 80 km/h. Display touch, presa USB e una gamma accessori in continua evoluzione completano la dotazione di ME.
I numeri dell’azienda:
Mecolpress è cresciuta negli anni sia in termini di volume occupato nell’area industriale, sia per quanto riguarda i numeri. A partire dal lato occupazionale: nel 1985 Mecolpress contava 29 dipendenti, nel 2018 ha praticamente raddoppiato il personale arrivando a 55 addetti. In crescita anche fatturato e produzione: nel 1985 il fatturato dell’azienda era di poco superiore a 2,7 milioni di euro. Nel 1995 il giro d’affari era cresciuto fino a 7,5 milioni di euro per arrivare all’ultimo fatturato disponibile (2018) che ha superato gli 11,3 milioni di euro.
Anche la produzione negli anni è andata di pari passo con l’aumento del fatturato. Oggi Mecolpress conta 559 clienti in 59 Paesi nel mondo. In tutto il mondo ci sono 1126 macchine firmate Mecolpress fra bilancieri (101), presse meccaniche (806), presse idrauliche (40) e sbavatrici (179). La maggior parte (763) si trovano in Europa, ma l’azienda di Flero ha esportato anche in Africa (62), Americhe (103) e in Asia (198).
Oltre alle macchine complete, Mecolpress è particolarmente attiva nel servizio di assistenza post-vendita. Cuore e vanto dell’impresa bresciana è il grande magazzino ricambi in grado di fornire anche oggi accessori sfusi o pezzi sostitutivi per macchine realizzate cinquant’anni fa. Per questo, accanto alla vendita del macchinario, c’è un’ampia attività legata all’assistenza e alla fornitura di accessori (come attrezzi, bracci, ricambi ecc.) nell’ordine di oltre 1.000 unità, portando la produzione totale di macchinari e di ricambi a 2183 pezzi.
Presse meccaniche serie HEAVY
Mecolpress, in occasione della fiera EMO di Hannover che si è svolta lo scorso settembre, ha presentato ufficialmente la nuova serie di presse meccaniche eccentriche a ciclo continuo, la serie HEAVY.
Sulla base dell’esperienza accumulata in 50 anni di progettazione e realizzazione di presse per lo stampaggio a caldo dei metalli, siamo riusciti a creare una pressa meccanica totalmente rinnovata.
Siamo certi che questo nostro nuovo progetto segnerà l’inizio di una nuova era per lo stampaggio a caldo!
Quali sono i principali punti di forza delle nuove presse meccaniche HEAVY?
- Una struttura sicuramente innovativa e moderna, più robusta e pensata per semplificarne il controllo e la manutenzione;
- Automazione e lubrificazione stampi completamente rivisti;
- Il nostro cuscino idraulico innovativo, il Soft-Impact, che permette di raggiungere importanti risultati tra cui ad esempio la possibilità di diminuire le vibrazioni;
- La versione aggiornata del nostro software intelligente Calipso, per l’analisi del processo produttivo e per la manutenzione predittiva.
Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche:
STRUTTURA
La struttura della macchina è realizzata in modo da separare la zona pericolosa (parti in movimento e zona stampi) dalle zone accessibili all’operatore per le regolazioni e le manutenzioni ordinarie, tramite protezioni anteriori e carterature di materiale insonorizzante, come previsto dalle norme CE.
Direttamente sulla verticale della zona di stampaggio è ricavata l’aspirazione fumi tramite canalizzazioni metalliche con collegamento a impianto centralizzato del cliente.
La centralina per la lubrificazione centralizzata della pressa, i regolatori dell’impianto pneumatico e dell’impianto di lubrificazione stampi e le apparecchiature elettriche sono inseriti in ampi armadi protetti e facilmente accessibili all’operatore, non raggiunti dai fumi e dall’olio di lubrifica stampi.
L’assemblaggio degli organi principali alla macchina è pensato per semplificarne il controllo e la manutenzione.
GRUPPO DI COMANDO
Prevede una trasmissione compatta coassiale all’albero eccentrico comprensiva di:
– Volano e gruppo riduttore combinati;
– Gruppo Freno-Frizione oleodinamico combinato, dotato di pistone progressivo per attenuare shock e vibrazioni della trasmissione dovuti all’innesto e alla frenata;
– Valvola di comando del gruppo Freno-Frizione con innesto progressivo e controllo della frenata;
– Doppio giunto ad ingranaggi tra albero eccentrico e trasmissione per evitare la trasmissione di shock dal manovellismo al gruppo di comando;
– Motore principale con encoder e controllo in anello chiuso, consente il movimento lento della pressa per l’attrezzamento, “Inching mode”.
Il motore del volano è stato completamente rivisto per ottenere una migliore risoluzione e precisione nel controllo velocità, una maggior reattività nel recupero dopo la stampata.
È previsto un controllo del limite di velocità sicura con protezione anteriore aperta, durante le fasi di attrezzamento ed una verifica di un eventuale rallentamento eccessivo della macchina (per es. dovuto a billetta troppo grande).
Il raffreddamento del motore è costantemente assicurato indipendentemente dalla velocità del motore, questo ci permette di garantirvi sempre la massima resa.
Abbiamo previsto un interessante optional: l’energia che il motore rimanda all’inverter durante le fasi di rallentamento, viene rimessa in rete e non dissipata in calore; in pratica si traduce in un minore consumo di energia elettrica!
SLITTA
Anche la slitta è stata rivista, abbiamo previsto una regolazione motorizzata della luce verticale e una barra estrazione a comando oleodinamico.
I pattini di scorrimento slitta sono orientati radialmente all’asse macchina per ridurre le variazioni dei giochi al variare delle temperature.
Nella slitta è anche inserito il sistema idraulico di protezione contro il sovraccarico, fondamentale per quando si vuole stampare sul fondo.
ATTREZZATURA GE
– Possibilità di montare il punzone inferiore anche con cuscino “SOFT IMPACT”
– Porta stampi superiore raffreddato ad acqua
– Fino a 8 punti di lubrifica dal porta stampi inferiore
– Fino a 4 punti di lubrifica dal porta stampi superiore
– Cambio attrezzatura facilitato. Viene estratto sbloccando il piano con pistoni che permettono l’estrazione su guida a sfere.
– Possibilità di montare la regolazione motorizzata della corsa punzoni.
Per la HEAVY400 è previsto il GE26, che ha le seguenti caratteristiche specifiche:
– Stampi 290 x 290 mm
– Corsa punzoni 110 mm
Grazie al nostro Gruppo Estrusore potrai risparmiare fino al 40% del materiale rispetto alle modalità di stampaggio piene, senza forature! Scopri i dettagli qui
CUSCINO PREACCELERATO “SOFT IMPACT”
Cuscino oleodinamico da 1000 kN a completa gestione elettronica, consente di controllare la quota dei punzoni, oltre a limitare lo shock meccanico dovuto all’impatto tra gli stampi.
Il cuscino Soft Impact è un’importante innovazione che abbiamo realizzato da un paio di anni, e che si sta rivelando davvero apprezzata. Leggi qui per approfondirne il funzionamento.
DISPOSITIVO DI CARICO BRCE
Il braccio di carico rotativo a 2 assi azionati da motori brushless ha l’angolo di carico della pinza a 45°, allineato agli stampi;
La corsa verticale di 400 mm consente di gestire qualsiasi tipo di attrezzatura senza modificare manualmente la posizione del braccio.
Il movimento di ingresso/uscita dallo stampo è caratterizzato da un extra corsa in uscita di circa 90°. Questo permette di:
1- Aprire facilmente il braccio con un comando da pulsantiera, permettendo quindi all’operatore un facile accesso allo stampo,
2- Poter gestire in ciclo automatico lo scarto delle billette fredde e calde in modo singolo, evitando di aprire il fermo billetta.
DISPOSITIVO DI SCARICO PBSE
Lo scivolo di scarico è stato studiato per evitare ammaccature al pezzo stampato, azionato da motore
brushless, permette la regolazione automatica della posizione.
Abbiamo previsto fino a 20 punti di lubrifica e 2 punti soffiaggio stampi, configurazione aperta e flessibile per ogni tipologia di stampo e attrezzo.
Interessante è anche la possibilità di regolare la quantità di olio da pannello, senza dover accedere a regolazioni manuali sulla macchina e sulla centralina.
Da ogni punto è possibile soffiare aria per pulire/raffreddare lo stampo prima di ogni lubrificazione.
La pressa è in grado di avvisare in anticipo quando sia necessario il riempimento centralina, al fine di evitare uno stop macchina per mancanza fluido.
Un sensore digitale permette il controllo temperatura del fluido, l’operatore può avviare la produzione solo quando l’olio è a corretta temperatura, requisito indispensabile per una corretta e costante lubrificazione.
Un inverter per la regolazione velocità pompa evita picchi di sovrappressione e gocciolamento di olio all’avvio della pompa con olio ancora freddo; regola automaticamente la portata di olio in funzione della quantità necessaria all’utilizzo; evita il surriscaldamento dell’olio in centralina.
Il nostro sistema di lubrificazione, al contrario dei sistemi commercializzati fino ad oggi, elimina il problema della quantità di olio utilizzabile per ogni singolo ugello.
I sistemi di lubrifica della concorrenza caricano una quantità di olio limitata in un tubo e poi la soffiano via con l’aria compressa. Questo fa in modo che il 70% del lubrificante spruzzato venga impiegato solo nel primo attimo di lubrificazione, mentre nel restante ciclo la quantità di lubrificante va a diminuire fino ad azzerarsi completamente.
Il nostro impianto di lubrificazione permette invece di avere una miscelazione continua e costante direttamente al punto di uscita del tubo, tramite il nostro impianto possiamo raffreddare e lubrificare dal medesimo tubo senza intaccare la quantità di olio programmata.
CONFIGURAZIONE ELETTRICA
I circuiti 24vcc sono protetti da dispositivi elettronici ausiliari, in gradi di fornire una diagnosi veloce di eventuali cortocircuito o sovraccarichi (anche tramite Teleservice).
Questo è un aspetto molto interessante perché permette una maggior affidabilità dell’impianto ed una durata di servizio fino a 10 volte maggiore rispetto alla normale tecnologia!
I cavi sono in PUR, protetti in guaine di acciaio e protezioni in silicone contro le fiamme, specifici per l’utilizzo anche in ambienti ritenuti aggressivi.
INTERFACCIA OPERATORE
Il Pannello Operatore è un Touch Siemens da 15″ per gestire meglio i dati funzionamento macchina, potrai salvare fino a 1000 ricette!
Ed avere uno storico degli allarmi con registrazione fino a 10000 eventi.
Ovviamente, tramite l’adeguata configurazione del nostro software, potrai ricevere preziose segnalazioni per effettuare una manutenzione preventiva.
Un altro esempio pratico è la funzione block notes, dove l’operatore potrà quindi annotare importanti informazioni da poter gestire poi come meglio crede.
È possibile ottenere un Report produzione, una gestione sicura tramite password a 4 livelli con funzione di autologon, e tanto altro ancora.
Il pannello mobile permette infine comandi ravvicinati sulla macchina, possibilità di movimento e programmazione con protezione anteriore o posteriore aperta, vicino allo stampo (per es. lubrificazione stampo).
Presse a bilanciere
Scopri i settori di applicazione e il funzionamento delle presse a bilanciere Mecolpress.
Utilizzate per lo stampaggio a caldo, queste presse possono essere impiegate con qualsiasi tipologia di materiale e si contraddistinguono per la realizzazione di pezzi pieni.
Il funzionamento dei bilancieri
Mecolpress propone una numerosa gamma di presse sia idrauliche che meccaniche. In quest’ultima categoria rientrano anche i bilancieri, ideali per lo stampaggio a caldo di particolari di grosse dimensioni o che richiedono più passaggi di formatura. Queste presse meccaniche a vite possono essere dotate di comando con dischi a frizione oppure a comando diretto con servomotore elettrico.
La scelta del bilanciere è determinata in base alla tipologia del pezzo che si desidera stampare. Tratto distintivo della pressa a vite è proprio il rapporto forza-dimensione della macchina, che risulta superiore rispetto a quello caratteristico di una pressa meccanica eccentrica.
Queste presse meccaniche possono essere utilizzate con qualsiasi tipo di materiale e la cadenza delle battute è abbastanza ridotta. Per questo motivo si tende ad impiegare questa macchina per la produzione di lotti piccoli, ciò che spesso è vero per pezzi di grandi dimensioni.
Mecolpress propone alla propria clientela tre linee di presse a vite: la serie Dellavia e la serie Osterwalder che sono a frizione, e la serie TDS con motore elettrico. Tutti modelli di bilanciere possono essere integrati in linee di stampaggio complete ed automatiche, che dalla materia prima grezza in barre realizzano parti forgiate finite.
Il tonnellaggio può andare da 170 tonnellate fino ad oltre a 2.700 tonnellate, da scegliere a seconda della forma geometriche che si desidera ottenere e naturalmente del materiale da stampare.
Le applicazioni
I bilancieri vengono usati per la realizzazione di particolari destinati a diversi ambiti di applicazione tra cui ad esempio casse di orologi, pezzi per attrezzature sportive, per l’automotive oppure per protesi biomedicali in titanio.
È possibile dunque produrre particolari molto piccoli come ad esempio i tiranti delle zip dei vestiti fino a arrivare ad archi sportivi in alluminio da un metro di lunghezza. I pezzi prodotti da questo tipo di macchina non sono forati ma bensì pieni.
I bilancieri vengono impiegati molto anche nel settore della moda per realizzare fibbie per cinture e borse anche dalla forma brandizzata.
Per capire quale modello è più adatto alle proprie esigenze produttive basta rivolgersi all’ufficio vendite di Mecolpress. Grazie all’esperienza maturata negli anni nel settore dello stampaggio a caldo siamo in grado suggerire la macchina più performante a seconda del tipo di particolare che si vuole stampare ed è possibile effettuare una prova direttamente presso la nostra sede.